giovedì, marzo 30, 2006

filtro neutro

This is the hour when the mysteries emerge
A strangeness so hard to reflect
A moment so moving goes straight to your heart
The vision that's never been met
The attraction is held like a weight deep inside
Something I'll never forget
((Komakino ~ Joy Division))


Oggi sono senza faccia. Sono una cattedrale che cade a pezzi, mantiene la fede, mentre l'involucro si sgretola.
Intorno si è capito che c'è qualcosa che non è al suo posto, perchè i miei occhi si muovono lentamente sulle cose. Sono andata a pranzo con Val, avevo bisogno di parlare un pò, di dare consequenzialità alle cose che accadono intorno a me. Quelle stesse cose che mi alienano e che metto da parte perchè mi confondono.
La mente ha un potere molto forte, può essere il tuo porto franco, e nello stesso momento può essere il tuo peggior nemico.

Mi capita sempre più spesso di pensare alle difese che le persone si costruiscono, a volte sono così inviolabili da inibire anche la comunicazione. Stiamo diventando impermeabili a ciò che ci circonda. Solo una radicata sensibilità ci permette di cogliere sguardi, gesti, respiri e sensazioni che appartengono ad altri. Se siamo capaci possiamo rubare queste piccole meraviglie e capire di più cosa si muove intorno a noi.
E forse capire meglio anche noi stessi.
:-)

mercoledì, marzo 29, 2006

9 vite di donna

ieri ho visto 9 vite di donna.
ho seguito il consiglio di la.
o meglio, mi sono detta "se a lei è piaciuto, questo film è da dieci!"... in effetti è molto bello, 9 piccoli capitoli cesellati con sincerità e poesia, indagano i sentimenti intimi e la facciata di cortesia dei personaggi.
perchè parlare di ciò? perchè uno degli episodi, precisamente il secondo, mi ha spezzata in due a mò di "colpo d'ascia in fronte" :-)
Il personaggio è Diana, una donna incinta, che sta tranquillamente facendo la spesa in un supermarket.
Ad un certo punto si trova davanti l'uomo con cui in passato ha vissuto un intensa relazione. In un primo momento i respiri si alzano ed entrambi affrontano la situazione mettendo davanti a loro gli scudi della favolosa vita che hanno conquistato: matrimonio, lavoro, figli... tutto perfetto.
ma quando gli argomenti finiscono, anche lo scudo comincia a sgretolarsi, e da qualche parte nei cassetti della loro memoria vengono fuori i ricordi. E il momento di silenzio racconta quanto questo passato debba essere stato intenso per entrambi. La sequenza prosegue verso la tacita disperazione di essersi persi.
Il dolore dell'abbandono scansa violentemente la convinzione di aver superato il passato per un sereno presente, e tutto torna con la violenza di un treno che travolge mente e cuore.
Dopo l'intenso silenzio, c'è un saluto pieno di rimpianti. Lui se ne va e dopo qualche attimo Diana si rende conto che non ha chiuso col passato. Lo cerca. E ovviamente non lo trova.

Da sbronzarsi con la candeggina. :-)

somewhere to start...


It was me on that road
But you couldn't see me
Too many lights out, but nowhere near here
It was me on that road
Still you couldn't see me
And then flashlights and explosions
Roads end getting nearer
We cover distance but not together
I am the storm I am the wonder
And the flashlights nightmares
And sudden explosions
I don't know what more to ask for
I was given just one wish
It's about you and the sun
A morning run
The story of my maker
What I have and what I ache for
I've got a golden earI cut and I spear
And what else is there
Roads and getting nearer
We cover distance still not together
If I am the storm if I am the wonder
Will I have a flashlights nightmares
And sudden explosions
There's no room where I can go and
You've got secrets too
I don't know what more to ask for
I was given just one wish

(( What Else Is There? ~ Royksopp ))