mercoledì, novembre 14, 2007

waiting for the snow

Sono stanca, stanca strinata. Non ho neanche voglia di preparare la cena.
Avrei bisogno di prendermi una bella influenza e starmene a casa una settimana, ma anche se mi mettessi biotta sul balcone le mie difese immunitarie non lascerebbero passare uno spillo.
Quella grattacula di mia sorella ha detto che a Tolentino ha già fatto la prima neve, che bello.
Invece di fare l'angelo nella neve io sono costretta in ufficio, in mezzo a certi stronzi di prima categoria con cui non posso neanche fare a manate in faccia.
Senza farne una questione di femminismo devo dire che oggi mi sono resa conto di quanto siano figli di bottana gli uomini, non ti dicono mai le cose in faccia (cacasotto), sono pettegoli almeno il doppio delle donne e sono dei lavativi che te lo spiego.
Quantomeno se le donne sono stronze è così lampante che sai già come evitarle. Mentre gli uomini sono, anzi pensano di essere, furbi. Ma giocano ad un gioco inventato dalle donne, e quando bisogna scavare tra le balle basta fare le ruffiane e tutto viene a galla.

Questa mattina ho visto le foto di Laura fatte a Staglieno. Sono talmente commuoventi che non si può provare empatia con l'atmosfera del luogo, i visi degli angeli e le emozioni della fotografa.
Io mi sono commossa, come spesso mi capita di fronte a qualcosa che è così bello da toccare le corde più intimamente sensibili dell'animo umano.
Vorrei tanto andarci anche io, trovare una giornata perfetta e passare un pò di tempo con blocco e grafite a disegnare le statue di Staglieno, così placide da sembrare vere.

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